“Volevo dirti che ti amo”

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di Gabriele Ottaviani

Volevo dirti che ti amo, Federica Palmerini, Giovane Holden. Penelope se n’è andata, Ester è rimasta, una in Inghilterra, l’altra in Italia: sono amiche da sempre, sono giovanissime, e uno schianto porta via in un baleno i loro padri e la loro vita come la conoscevano. Anni dopo si incontrano di nuovo, a Londra, e tra Ester e il fratello di Penelope, Michael, sembra nascere un sentimento finalmente gioioso, di apertura alla vita… Intenso, limpido, brillante, leggibile, credibile, avvincente.

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“Intrigo sull’Olimpo”

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di Gabriele Ottaviani

Intrigo sull’Olimpo, Sebastian Ruggiero, Giovane Holden. Con prosa scintillante, scherzosa, sfavillante, zampillante, giocosa, sottilmente erotica, sensuale e smaliziata, classica come la materia che tratta, ma certo fresca e innovativa, Ruggiero, prendendo le mosse dalle fondamenta del nostro immaginario collettivo, dal sostrato culturale dell’identità cui apparteniamo, dal mito, abilmente, fa riviere la storia del ratto di Persefone a opera di Ade, allegoria della fugacità del tempo e non solo. Da leggere.

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“La gazza ladra e il lupo nero”

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di Gabriele Ottaviani

La gazza ladra e il lupo nero, Andrea Mambretti, Giovane Holden. A breve distanza l’una dall’altra, uccise con lo stesso modus operandi, tre giovani donne vittime incolpevoli dell’atrocità feroce di un assassino d’improvviso entrano a sconvolgere la vita di Mario, narcisista, egoista, egoriferito, con l’anima tormentata, agitata da demoni che non gli danno tregua, e dai quali non può più fuggire, agente scelto della polizia di stato in servizio a Milano, a pochi chilometri dall’esistenza serafica della famiglia Preziosi: due vicende che non potrebbero essere più distinte e separate. Almeno all’apparenza…

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“Mollati al vento”

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di Gabriele Ottaviani

I gatti sono ottime navicelle spaziali, ma non vanno bene per viverci…

Ilarione Loi, con la sua prosa gravida di genio, torna in libreria per Giovane Holden con Mollati al vento – Monologhi in libertà, un agilissimo e delizioso volumetto che è come l’acqua per chi ha sete, e indaga in ogni sua caleidoscopica, poliedrica e contraddittoria sfaccettatura la fragilissima condizione umana, con lirica ironia. Da non perdere.

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“Mila”

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di Gabriele Ottaviani

Mila – Il primo giorno di primavera, Umberto Cavallini, Giovane Holden. Non è stato un incidente: era buio, d’accordo, ma la sagoma della macchina che ha spinto dalle strade di Colonno direttamente nelle acque del lago di Como un fuoristrada è apparsa nitida dinnanzi agli occhi di chi ha osservato la scena. Viene ripescato un cadavere, quello di una donna, giovane e bellissima, ma chi è? Chi l’ha voluta morta? E chi ha rubato il suo corpo dall’obitorio? Intenso, pieno di livelli di lettura e chiavi d’interpretazione, ad altissima tensione.

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“Se è maschio si chiama Gino”

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di Gabriele Ottaviani

Se è maschio si chiama Gino, Jessica Franchi, Giovane Holden. La famiglia Linetti, patronimico che rimanda subito alla mente una celeberrima brillantina e un ancor più noto Carosello, è numerosa, colorata, chiassosa, fresca, divertente, irriverente, cambiando quel che dev’essere cambiato un po’ à la Little Miss Sunshine: c’è una mamma, un papà, una figlia maggiore, Lisa, che fa la penalista ed è sposata con Luca, il fidanzatino del liceo, Mirko, il fratello di mezzo, ventinovenne progettista di videogiochi sordo che convive con l’amico d’infanzia Andrea in un appartamento che poi prenderà fuoco, e Greta, la piccola, ventunenne che un giorno decide di partire per il Cammino di Santiago. Tutti insieme si ritroveranno di nuovo a casa, e Lisa annuncerà di essere incinta. Peccato che il marito sia sterile… Gustosissimo.

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“La doppia faccia del perdono”

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di Gabriele Ottaviani

Il perdono non è facile, non vuol dire dimenticare, e quasi mai è sincero. Eleonora sente sotto la pelle che l’insistenza dello squillo del telefono non lascia presagire nulla di buono, eppure alla fine non resiste, solleva la cornetta, e scopre che Carlo, da anni suo marito, il compagno di una vita, da molto, moltissimo tempo, sotto una coltre di menzogne, ha un’amante. Tutto, dunque, le crolla addosso. O forse no? Avvincente, elegante, denso, convincente sin dalla copertina. Da leggere. La doppia faccia del perdono, Anna Maria Lella, Giovane Holden.

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“Apologo di cucina”

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di Gabriele Ottaviani

Poveri diavoli, banchetti degni di un duca, prostitute che hanno abbandonato la sottana per il velo da monaca e si dedicano alla pasticceria, soldati di Giulio Cesare, figli di stimati medici di Atlanta emigrati dalla Polonia: questi e molti altri sono i protagonisti del caleidoscopico e arcimboldesco Apologo di cucina – Curiosità e aneddoti sulla cucina e i banchetti di Daniele Coppa per Giovane Holden: divertente, intelligente, gustoso.

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“Miraggio libero”

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di Gabriele Ottaviani

Oggi mi hai detto che sono bella

solo perché ti ho ascoltato…

Silvia Sardini con la silloge Miraggio libero per Giovane Holden col filtro della lirica indaga l’umanità e la sua controversa natura con uno stile limpido ma complesso, articolato ma mai ostico, con un lessico immediato e ricco di significati. Da leggere.

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“Chiedilo al destino”

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di Gabriele Ottaviani

Chiedilo al destino, Ferdinando Balzarro, Giovane Holden. Per amore, solo per amore, e del resto che sia tutto è tutto ciò che ne sappiamo: un uomo è pronto a tutto per difendere ciò che ama, anche sfidare una delle più spietate organizzazioni criminali del globo terracqueo, per usare un’espressione tornata di moda di recente, anche se i treni continuano a non arrivare in orario. Giorgio è un imprenditore: o almeno questa è la versione ufficiale. In realtà infatti lavora nei servizi segreti, e la sua missione è assai delicata. Tuttavia… Un thriller davvero ben congegnato, ad altissima tensione.

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