“Adele” di Stefano Ceccanti: una storia di riscatto

a cura di ilchaos.com

“Adele” di Stefano Ceccanti è l’opera prima di questo un giovane autore, che ha deciso di scrivere la storia romanzata delle sue prozie, in particolare di quella maggiore. Questo libro si distingue per una scrittura matura, uno stile semplice e raffinato, un’attenta ed agile analisi sociologica. Adele, che finisce reclusa nella vita reale, viene riscattata dal pronipote che le regala una nuova possibilità, una vita diversa, la vita che lei, forse, avrebbe voluto. Il filo conduttore di questo romanzo d’esordio è la realizzazione di se stessi.

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“Il mallo verde” di Sandra Colomberotto: una storia che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina

a cura di lalibreriadimommy.altervista.org

Ci troviamo in Campania, più precisamente nel beneventano, nonna Assunta scompare e quattro sorelle decidono di portare loro madre proprio lì, dove tutto è accaduto. Sembra tutto molto semplice e tranquillo, ma vi assicuro che non è cosi, le quattro sorelle si troveranno trasportate dal mondo frenetico e assolutamente modernizzato della grande città, ad un piccolo paese con credenze antiche e leggende che, ancora oggi, vengono narrate dai più anziani.

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“Intanto, a Stoccolma…”

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di Gabriele Ottaviani

Uomini che odiano le donne le fu regalato il sette agosto di un anno prima…

Intanto, a Stoccolma…, Nicola Pierini, Giovane Holden. Ironico e polifonico, brillante, divertente, esilarante ma spesso anche doloroso, amaro, drammatico come la consapevolezza della precarietà delle certezze a cui sovente nella quotidianità ci si aggrappa per tentare di trovare un senso alle cose, a quello che in apparenza sembra talvolta solo un neghittoso vagare senza meta, il romanzo di Pierini è una narrazione destrutturata che si muove proprio come le linee della metropolitana della capitale svedese, attraverso un reticolo di sottotracce che connettono personaggi, ambienti e situazioni, raccontandone quindi tutta la sovrabbondanza di sfaccettature e sovrastrutture.

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“Fiori di luna”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Mi offro

piccola,

disarmata alla mia ombra.

Fiori di luna, Valeria Cipolli, Giovane Holden. Con voce lirica intensa, avvincente, potente, appassionante, impetuosa ma al tempo stesso delicatissima, Valeria Cipolli nei suoi versi classici ma originali indaga la fragilità del mondo e delle relazioni umane in un continuo riverbero di corrispondenze fra l’anima dell’universo e quella del singolo individuo curioso di conoscenza e desideroso di pace, amore e libertà. Da leggere.

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“La voce degli spiriti”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Dio non abbandona nessuno…

La voce degli spiriti – Riflessione critica sulla medianità, Natacha Tenzi, Giovane Holden. Per medianità si intende il potere attribuito al medium di interpretare e determinare quei fenomeni che sono oggetto di studio della metapsichica, una definizione che quindi cerca di indagare le connessioni, le reminiscenze, le corrispondenze tra mondi altri, diversi, vicini eppure per certi aspetti finanche inconciliabili: del resto la quintessenza della figura umana stessa e gli interrogativi che si pone ognuno nel quotidiano non sono altro che nella maggior parte dei casi variazioni sul tema della dicotomia, del dissidio interiore tra immanente e trascendente, tra materia e anima. Tenzi, con dovizia di dettagli e prosa densa e leggibile riflette così su tutto ciò che riguarda gli aspetti fondamentali di questa affascinante disciplina che induce alla meditazione sul senso stesso della vita.

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“Frammenti di noi”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

L’epicentro della prima scossa era stato a Finale Emilia, praticamente dietro l’angolo…

Frammenti di noi, Morena Festi, Giovane Holden. È il duemiladodici quando il Nord Italia viene squassato da due ravvicinate e devastanti scosse di terremoto che determinano danni, perdite, ferite, cicatrici, dolori: in breve tempo però grazie a uno spiccato senso di comunità, collettività e sacrificio, alla forza che dà l’unione, tutte le persone coinvolte hanno potuto riprendere in mano, chi più chi meno, la propria vita, mantenendo intatto e saldo il ricordo di una lezione così tragicamente significativa. Quando però piomba l’emergenza Covid, che invece fa del distanziamento, dell’isolamento, della separazione, della lontananza la principale arma di protezione, ecco che tutto è in discussione, ogni certezza si rivela fragile: Morena Festi racconta tutto questo con precisione ed empatia. Da leggere.

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“Il Mago egiziano”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Gli arabi chiamavano quella zona Nab El Nil…

Il Mago egiziano, Antonella Dello Stritto, Giovane Holden. Girolamo è un egittologo e anatomista: la sua brama di conoscenza è una fama insaziabile, una sete che brucia e che tenta in ogni modo di appagare. L’epoca in cui vive, l’Ottocento, è tempo di mutamenti, scoperte, opportunità, e lui, spregiudicato, spericolato, appassionato, cerca di penetrare i più oscuri segreti che si annidano nei meandri della natura, cercando di arrivare alla verità della pietrificazione, ma scontrandosi inevitabilmente col forte potere di chi vuole che invece ci si relazioni al mondo con cieca fiducia e mera devozione. E… Intrigante.

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“Il mallo verde”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

La nostra famiglia tutta femminile si ritrovò a tavola…

Il mallo verde, Sandra Colomberotto, Giovane Holden. La scomparsa della nonna obbliga quattro sorelle, molto diverse fra loro, e avvezze alla frenesia della metropoli più che ai ritmi lenti della natura, ad accompagnare la propria mamma in un romito borgo selvaggio nella campagna beneventana, là dove l’anziana Assunta viveva, nella vecchia ma suggestiva casa intrisa di ricordi, di reminiscenze della loro spensierata infanzia che affonda le radici in una terra che pullula di leggende. E… Ammaliante.

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“Il destino di un poeta”

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di Gabriele Ottaviani

A piedi nudi guadagnammo il mare…

Il destino di un poeta, Vittorio Di Ruocco, Giovane Holden. Con le sue liriche Di Ruocco conduce con mano sicura il lettore attraverso le mille declinazioni del reale, fatto di contraddizioni, colori, suoni, emozioni, suggestioni: la vita nasce dal fertile humus dei sedimenti dei ricordi, spesso sofferti, dolorosi, complicati, difficili da accettare. Per chi resta infatti la perdita è un penoso lutto da elaborare, ma è proprio in quel momento che, salvifica, si manifesta la grazia della parola, nella sua maestosa polifonia.

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