“Il moro di Firenze”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

La penitenza non l’è mai di bastanza…

Il moro di Firenze, Daniele Coppa, Giovane Holden. Quando in una sera di inizio Quattrocento rientra nella sua casa di Santo Spirito Filippo Bargelli, ricco e laborioso mercante fiorentino, non può immaginare che la storia stia per travolgerlo nelle vesti di un giovane moro venuto dalla Spagna, Asmodeo, che bussa ammaliatore alla sua porta per parlare di affari: ma… Una delle più radicate illusioni che gli uomini hanno è quella di essere in grado di poter controllare ogni cosa, anche, se non soprattutto, l’imponderabile: ma si sa, nulla è più ingannevole dell’apparenza. Maestoso.

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“Corpora mundi”

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di Gabriele Ottaviani

Finalmente Clara è tornata a essere mia…

Corpora mundi, Gaetano Cinque, Giovane Holden. Per Antonio, docente di filosofia particolarmente discusso che ha dedicato la sua vita alla riflessione, ispirata, tra gli altri, da Lucrezio, sul materialismo dei corpi e sulla libertà della ricerca del piacere fisico, il panorama lavico di Lanzarote, modellato dal magma, è la rappresentazione tangibile della ribollente masnada di passioni che lo agitano: per questo arriva addirittura letteralmente a compenetrarsi con l’ambiente che lo circonda, nel corso di un viaggio che gli pare finalmente la sua vera occasione per dare un senso al proprio esistere. Ma quando ci si spinge fino alle estreme conseguenze si deve anche accettare la possibilità dell’irreparabile, e… Deflagrante.

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“La moanarchia di Borgoferro” di Simone Corona: una storia molto attuale!

a cura di librimagnetici.blogspot.com

Le periferie delle grandi città italiane sono da sempre uno sfondo ideale per storie di vita e di umanità diverse; oggi, però, è difficile (a mio personalissimo parere) trovare scrittori che non cadano nel banale o in pallidi tentativi di ricalco degli indimenticati “ragazzi di vita” pasoliniani. Ma i personaggi dello stato immaginario di Borgoferro sono talmente vividi e reali che ci portano in una lettura coinvolgente e che non delude. È come un sistema, la cittadina di periferia di Ponteferro, dove Rico e Lele trascorrono le loro vite, formato da una quotidianità tanto diversa (il nonno con l’inizio di demenza, gli amici che cercano di formare una band musicale, i tossici sulle panchine del parco) quanto beffarda nel suo senso di ineluttabile sconfitta.

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“Il picnic delle storie”

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di Gabriele Ottaviani

Il centro porta il nome di Elettra…

Il picnic delle storie, Silvana Minigrilli, Giovanna Reboa, Giovane Holden. Due amiche, una in Italia, l’altra in Scozia, decidono di combattere la lontananza imposta dal lockdown scrivendo racconti, lavorando separatamente su una storia dallo stesso titolo in vista dell’appuntamento della domenica pomeriggio, via Skype, per leggerle e commentarle insieme, dando vita a un bouquet di narrazioni convincenti e coinvolgenti tutte al femminile che raccontano di rimpianti, ribellioni e autodeterminazione, mostrando il potere salvifico della scrittura e degli affetti: da leggere.

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“Dio non c’è, dorme”

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di Gabriele Ottaviani

Chi avrebbe dovuto accusare del fallimento della sua relazione con quell’uomo che aveva riempito i suoi giorni prima che arrivasse Fausto?

Dio non c’è, dorme, Jolanta Maria Czarnomorska, Giovane Holden. Teresa, psicologa polacca milanese d’adozione ormai da molti anni, ha trovato un equilibrio, dopo tanto tempo passato in balia di una neghittosa e pungente nostalgia, quando ha conosciuto Fausto, medico in pensione, deciso a tornare nella sua Sardegna, dove Teresa lo segue senza rimpianti, iniziando a lavorare in un centro di accoglienza. Un giorno arriva in comunità una giovane russa, Irina, accusata di omicidio e in attesa di processo. Tra le due donne scatta subito una evidente sintonia, talmente forte che, col passare del tempo, i ruoli iniziano a confondersi, e… Potente e destabilizzante.

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“Fuori dall’ordinario”

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di Gabriele Ottaviani

Per la seconda sera di fila decise di rimanere in redazione.

Fuori dall’ordinario, Francesco Bertelli, Giovane Holden. Ponticello, in Maremma, diventa in breve tempo il centro del mondo: in poche settimane la secolare tranquillità è sconvolta dagli assassinii di tre giovani e dalla scomparsa di un bambino. L’attenzione mediatica è ai massimi livelli e a capo del quotidiano locale, Il Golfo, c’è un cronista di razza, duro e puro, Aldo Nardi, che si fa via via sempre più persuaso che dietro i crimini ci siano interessi e persone molto potenti: nel frattempo, come se non bastasse, nel borgo giunge uno stravagante sconosciuto, e… Mozzafiato.

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“Creature”

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di Gabriele Ottaviani

Sono io che a volte rimango seduta in soggiorno con una candela accesa. Attendo lì ferma fino a che non si consuma del tutto con la speranza che i miei figli vedano la luce e tornino da me. Ma finora non ha funzionato.

Creature, Andrea Mambretti, Giovane Holden. Giovane ingegnere dalla vita tutto sommato anonima e tranquilla, Sergio Maletti una sera, in un locale della movida milanese, incontra Mara, bellissima, sensuale, sola al mondo, o almeno così dice. L’amore è talmente travolgente che nel giro di pochissimi mesi si sposano: ed è lì che iniziano i problemi, tanto che Sergio piomba in breve tempo in un vortice di misteri, tensioni, ossessioni. Tuttavia… Intrigante.

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“Il filo rosso”

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di Gabriele Ottaviani

Le donne in generale mi hanno sempre spaventato…

Il filo rosso, Anita Orso, Giovane Holden. Isacco e Maddalena hanno bisogno d’amore. Sono figli della stessa madre, giovane e sbandata, incapace di qualsiasi tenerezza, più devota alla bottiglia che a loro, e di due padri ignoti e diversi: crescono con un altro uomo, che conosce esclusivamente il linguaggio della violenza. Isacco è più grande, non può fare a meno di proteggere Maddy, che però non riesce a confidare nemmeno a lui il segreto che la strugge: eppure… Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori: così, anche quando tutto sembra essere andato in frantumi, rimane, indomita, la speranza. Intenso.

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“L’uomo del virus” di Federico Petronio: un romanzo quasi profetico

a cura di lacittanews.it

Sebbene parlare di un virus in questi giorni porti immediatamente il pensiero al Covid19, quando si tratta del libro di Federico Petronio va considerato come il coronavirus, al momento della pubblicazione del romanzo (2018), neanche esistesse. In questo senso l’opera del siciliano è per molti versi profetica.

Ma andiamo per ordine. Federico Petronio, nato a Biancavilla in Sicilia, si definisce “viterbese d’adozione” e debuttò nel 2018 proprio grazie alla pubblicazione di L’uomo del virus per la Giovane Holden Editore. Il suo felice esordio, slegato dagli ambiti di studio approfonditi, può essere ascritto ai generi MysterySuspenseDistopia e/o Thriller, con evidenti influssi cinematografici.

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