“Nel buio della notte” di Micol Fusca: una storia di malattia, di amicizia, di dolore e di paura

a cura di storiadletturaquotidiana.altervista.org

Se i mostri sotto al letto esistessero davvero? Se tutte quelle storie che siamo stati abituati ad ascoltare da bambini, in realtà, parlassero di qualcosa di reale e che esiste? Le premesse di “Nel buio della notte” sembravano tutte vertere verso un unico argomento, molto dark e creepy. Invece questo piccolo romanzo si è dimostrato essere una finestra aperta su una riflessione ancora più profonda che lo ha reso ai miei occhi un piccolo gioiellino da possedere felicemente nella mia libreria.

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“La levatrice” di Moira Berti: una storia di amori complessi e dolorosi

a cura di librimagnetici.blogspot.com

La levatrice, colei che guida una nuova vita al momento della partenza, uno dei lavori più belli e difficili al mondo, uno dei più antichi, ma anche uno dei più difficili.
In un preciso momento la vita e la morte si incontrano con una determinazione dirompente, che spesso ritorna nella vita di chi è una levatrice.

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“Nemesis” di Silvia Capoccia: la vendetta come strumento di riequilibrio di vite diverse

a cura di librimagnetici.blogspot.com

Quindici coltellate: questa è la fine di Adrian Morgan. Dopo una vita passata a scontare la sua pena in prigione, non resta che un corpo, immerso in un lago di sangue, in un vecchio edifico fatiscente.
Eppure, quello stesso Adrian Morgan era stato l’imprenditore di successo che ha dato lavoro a tante persone, che ha portato ricchezza nella zona, che ha reso sua moglie Doreen una ricca e benestante signora: ma tutto ciò non è bastato.

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“Chiedilo al destino” di Ferdinando Balzarro: un thriller ad alto contenuto di azione

a cura di librimagnetici.blogspot.com

Wolf è un nome, un nome che non basta a raccontare una vita, perché Giorgio, alias Wolf, ha scelto di diventare agente del SISMI.
Non ci sono i miti, i doppio zero, le celebrità, ma solo una bassa probabilità di vita.
Qualunque sia la missione, però, Wolf torna a Parigi, perché lì a parte la giovane Sunny di cui è innamorato, riesce ancora ad avvertire una spensierata follia di vita.
E da Parigi parte per quella missione dall’appena venti per cento di probabilità di successo, e a Parigi si concluderà la sua storia.

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“Lo strappo” di Cristina Pacinotti: un viaggio fisico raccontato con descrizioni limpide e a tratti poetiche

a cura di lesfleursdumal2016.wordpress.com | Jessica Dichiara

Un autore, autrice in questo caso, di cui ho letto molto, dovrebbe essere facilmente riconoscibile nella sua scrittura e Cristina in parte lo è. Perché dico in parte? Perché il suo modo di scrivere non è statico, passatemi il termine bruttissimo, piatto. Questo romanzo, piccolino, apparentemente semplice nasconde uno spirito creativo intenso e per questo regala emozioni forti e veraci.

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“Cervelli fritti per merenda di Simone Nepa: un romanzo “alternativo”, frutto di una umanità preda di sé stessa

a cura di sololibri.net | Ornella Donna

Simone Nepa, classe 1979, romano d’origine, da qualche anno vive a San Benedetto del Tronto. Inizia a scrivere da giovanissimo, quando scopre Hemingway e Carver.
Cambia molti mestieri, dal facchino al barista, da addetto alla sicurezza al corriere espresso. Poi si dedica alla ristorazione, dove si cimenta come cuoco. Intanto studia cinema, legge tantissimo e scopre Céline e Bukowski, Fante e Genna.

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“Questo ondulare della terra” di Marisa Cecchetti: un poemetto composto dal susseguirsi di visioni…

a cura di artapartofculture.net | Isabella Moroni

L’incontro e la confidenza fra due fratelli lontani e non più giovani in un’estate toscana, è l’impianto su cui s’innestano i versi: questa poesia somiglia ad una vite, dritta nel suo tronco, che poi si curva nei rami e nei tralci, per sorreggere il carico dei frutti.

Per sorreggere il carico del mondo, il carico di anni che nei futuri libri di storia saranno raccontati come scuri e senza speranza, lasciando ai posteri un immaginario fallato dalla distanza.

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“Quel che resta di me” di Francesca Leva: un messaggio di speranza per chi si trova a lottare verso qualcosa che sembra imbattibile

a cura di puntozip.net | Maria Lorello

“Breve, ma intenso” è il commento che di primo acchito viene spontaneo alla fine della lettura di questo libro di Francesca Leva.
Già il titolo fa comprendere che l’io narrante è in prima persona e perciò narra fatti ed episodi di chi, nonostante le tristi vicissitudini affrontate, vuole andare avanti. Non sappiamo se si tratti di qualcosa di autobiografico, ma poco importa, perché in Francesca, la protagonista, possiamo trovare sentimenti e idee che ciascuno di noi ha provato nel difficile momento in cui da adolescente si affaccia titubante al mondo degli adulti e non sa se ne sarà all’altezza oppure no.

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