Questionario di Holden: Nicoletta Romanelli

Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Haruki Murakami, Thomas Mann, Thomas Bernhard, e molti tra i poeti: Patrizia Cavalli, Antonia Pozzi, Ungaretti, Nazim Hikmet…
Una lista infinita!

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Rigorosamente a mano!

Consigliaci un libro da leggere.
Kafka sulla spiaggia
di Haruki Murakami

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Sempre del titolo!

Fai una scaletta di ciò che vuoi scrivere o ti lasci guidare dalla storia?
Faccio una vera e propria programmazione del romanzo:
i personaggi, cosa li unisce, e una bozza di trama indicativa delle varie vicende, che poi potrà subire leggere modifiche in corso d’opera.

Questionario di Holden: Veronica Gemignani

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Le mie poesie si manifestano improvvisamente per cui annoto i versi servendomi di un taccuino che ho sempre con me. In un secondo tempo trascrivo le poesie al computer.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Le fiabe e i miti mi hanno affascinata da sempre, sia per i miei studi classici sia perché costituiscono le prime forme di narrazione che apprendiamo. In modo particolare ho voluto dare una voce e un nuovo volto a personaggi femminili.

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Per me è importante il “contenitore”, l’idea di un titolo che raggruppi a seconda del tema le poesie costituisce il punto di partenza.

Attualmente stai lavorando a qualche libro?
Ho in cantiere un’altra silloge di poesie, non c’è due senza tre.
N.d.E.: Veronica ha già pubblicato per le nostre edizioni la silloge Della visione e d’altri sensi.

Fai una scaletta di ciò che vuoi scrivere o ti lasci guidare dalla storia?
Le scalette non mi sono mai piaciute sin da quando mi costringevano a fare quelle dei temi a scuola. Mi lascio guidare dall’ispirazione anche se poi è necessario un minimo di messa a punto.

Questionario di Holden: Mirco Porzi

Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Virginia Woolf rimane la mia preferita. Poi, direi Colette e citerei qualche americano: F. S. Fitzgerald e Gore Vidal. Tra i contemporanei, Michela Murgia e Bret Easton Ellis.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
La collaborazione con la coautrice Anna Martellotti!

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Descrivo una scena che sento essere “quella giusta”.

Qual è la cosa più difficile che hai dovuto scrivere nel tuo libro?
La scomparsa di Atropo: giustificare la morte di qualcuno raccontato come immortale.

Dovrebbero leggere il tuo libro ascoltando musica… (quale genere/artista/gruppo)?
Lana del Rey, si intona bene alla geografia dell’ade greco e all’Atene decadente in guerra.

Al via il Premio Letterario Nazionale Giovane Holden

Sono partite le iscrizioni alla XVIII edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden, dedicato a opere edite e inedite.
Il Premio prende la patente, segnatevi la data di scadenza (15 giugno) e il sito dove trovare il bando di concorso (www.premiogiovaneholden.it).
Per i primi classificati inediti in premio la pubblicazione gratuita con Giovane Holden e per gli editi tanta promozione!

Pronti, attenti, VIA!

Per chiedere informazioni:
info@premiogiovaneholden.it – Tel.: 0584/963517
Facebook: www.facebook.com/giovaneholdenedizioni
Instagram: www.instagram.com/giovaneholdenedizioni

Questionario di Holden: Cecilia Orlandi

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Ho scritto questo libro sospinta dal desiderio di affrontare tematiche a cui tengo molto, fornendo al lettore degli spunti di riflessione. Vorrei riuscire a condurre il pubblico allo stesso percorso di formazione che attraversano i miei personaggi.

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
In generale parto dalla delineazione dei miei personaggi e di una vicenda chiave che li coinvolge. Scopro il titolo strada facendo e, mano a mano, articolo l’intreccio per assemblare la trama nella sua completezza.

Hai mai sperimentato il blocco del lettore? Come l’hai superato?
No, ma ho sperimentato quello dello scrittore. Ci sono serate in cui la mia inventiva è piuttosto accesa ma le dita non si convincono ad argomentare bene le frasi. Il più delle volte l’ho superato assentandomi qualche giorno.

Cosa ha ispirato l’ambientazione del tuo libro?
Il mio romanzo spazia dalla Scozia all’Italia; ho scelto Edimburgo per il fascino gotico e misterioso che sprigiona e Modena, la mia città natale, perché immagino Alex e Tom come due personaggi familiari, molto vicini a ciascuno di noi.

Dovrebbero leggere il tuo libro ascoltando musica… (quale genere/artista/gruppo)?
Posso consigliare una canzone che trovo perfetta per il mio romanzo: “Rest of our lives” di “The Light The Heat”. Le strofe calzano a pennello con la storia e il ritmo è un misto di dolcezza, allegria e velata malinconia.