Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Ho scritto questo libro sospinta dal desiderio di affrontare tematiche a cui tengo molto, fornendo al lettore degli spunti di riflessione. Vorrei riuscire a condurre il pubblico allo stesso percorso di formazione che attraversano i miei personaggi.
Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
In generale parto dalla delineazione dei miei personaggi e di una vicenda chiave che li coinvolge. Scopro il titolo strada facendo e, mano a mano, articolo l’intreccio per assemblare la trama nella sua completezza.
Hai mai sperimentato il blocco del lettore? Come l’hai superato?
No, ma ho sperimentato quello dello scrittore. Ci sono serate in cui la mia inventiva è piuttosto accesa ma le dita non si convincono ad argomentare bene le frasi. Il più delle volte l’ho superato assentandomi qualche giorno.
Cosa ha ispirato l’ambientazione del tuo libro?
Il mio romanzo spazia dalla Scozia all’Italia; ho scelto Edimburgo per il fascino gotico e misterioso che sprigiona e Modena, la mia città natale, perché immagino Alex e Tom come due personaggi familiari, molto vicini a ciascuno di noi.
Dovrebbero leggere il tuo libro ascoltando musica… (quale genere/artista/gruppo)?
Posso consigliare una canzone che trovo perfetta per il mio romanzo: “Rest of our lives” di “The Light The Heat”. Le strofe calzano a pennello con la storia e il ritmo è un misto di dolcezza, allegria e velata malinconia.
