Questionario di Holden: Valentina Venturino

Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Haruki Murakami, perché unisce la mia passione per il realismo magico a quella per il Giappone. Italo Calvino, ma non per le sue opere più famose, forse perché le ho lette a scuola. Amo Se una notte d’inverno un viaggiatore e Le città invisibili.

Quando hai letto il tuo primo libro?
Certamente alle elementari. Non ricordo quale fosse, a casa nostra avevamo una biblioteca ben fornita, che si arricchiva continuamente e a cui attingevo con gioia.

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Dipende da dove mi trovo. Il computer mi permette di correggere più agevolmente, ma non rinuncio al taccuino e alla sensazione della penna che scorre sul foglio.

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Dall’incipit, che posso migliorare, ma raramente cambio. La fine la creo alla fine. Il titolo arriva presto, ma può cambiare, come avvenuto per i miei Racconti di personalità multiple, che inizialmente si chiamavano L’altro lato della medaglia.

Scrivi ascoltando musica?
No, mai, se posso scelgo il silenzio per aumentare la concentrazione e perché va d’accordo con la pagina bianca: anch’esso esiste per essere riempito.

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