Questionario di Holden: Sebastian Ruggiero

Quando hai letto il tuo primo libro?
I primissimi libri sono quelli legati alla letteratura per ragazzi, Salgari e Verne. Il primo, avevo 8 anni, è stato Il corsaro nero, a cui poi è seguita tutta la saga di Mompracem, e ho divorato tantissimi libri di Verne, anche quelli poco noti.

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Ho iniziato a scrivere Intrigo sull’Olimpo diversi anni fa, quando ancora ero legato a una pratica amanuense. Il deterrente del tempo utilizzato per la trascrizione al pc mi ha poi indotto a passare interamente al digitale.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Intrigo sull’Olimpo
nasce negli anni in cui ho svolto la professione di insegnante e la sua vocazione era quella di rivolgersi a un pubblico di bambini. Sicuramente anche la mia fascinazione ai temi mitologici e alla passione per la classicità.

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
La costruzione delle trame del racconto fluisce già nella mia immaginazione. In questa gestazione emerge il titolo, che deve essere accattivante, e l’incipit, fondamentale per attirare il futuro lettore. Di seguito la storia prende forma.

Attualmente stai lavorando a qualche libro?
Ho un nuovo progetto destinato alla fascia dei bambini e ragazzi, sempre sulla scia della ristesura di racconti epici e questo mi sarà utile per proseguire con gli intrecci del mondo olimpico che ho sviluppato in Intrigo sull’Olimpo.