
Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Sono sempre stata aperta alla tecnologia. La trovo utile e di grande aiuto, pertanto scrivo spesso col computer. Ci sono però delle occasioni dove preferisco carta e penna, specialmente quando scrivo poesie o pensieri profondi.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
La curiosità in primis. Mi sono dovuta documentare tanto. Ho scoperto storie meravigliose di antichi riti pagani sardi, incredibilmente affascinanti. È stato un viaggio a ritroso nel secoli, ha stimolato la mia fantasia e mi ha arricchito molto.
Ha delle abitudini particolari durante la scrittura?
Di solito ascolto della musica. Mi aiuta tantissimo ad estraniarmi dal presente e a immergermi completamente nelle scene del mio romanzo. Scelgo accuratamente la musica adatta, quella che mi fa venire le farfalle allo stomaco mentre scrivo.
Preferisci libri stampati, audiolibri o e-book? Perché?
Assolutamente libri stampati. Devo usare tutti i sensi possibili quando leggo. Non solo la vista ma anche il tatto toccando la carta e l’olfatto sentendone il profumo.
Fai una scaletta di ciò che vuoi scrivere o ti lasci guidare dalla storia?
Mi lascio guidare dalla storia. La mia scrittura è molto viscerale, perciò seguo quello che mi dice la pancia. Ho provato a fare una scaletta, ma non fa per me. Preferisco far fluire le emozioni, senza dare una direzione specifica.