Questionario di Holden: Nicolò Pareto

Consigliaci un libro da leggere.
La leggenda del Santo Bevitore di Joseph Roth. Una storia di redenzione, generosità e speranza, insegna che anche l’ultimo dei reietti può fare del bene in questo mondo cogliendo le occasioni che la vita gli concede. Un concetto profondo e prezioso.

Com’è il tuo spazio di scrittura?
Non ho un vero e proprio spazio di scrittura: ovunque colga l’ispirazione, quello è il luogo ideale. Scrivo di getto, spesso interrompo quello che sto facendo e inizio a buttare giù quel che ho in testa, siano essi pensieri fugaci o interi capitoli.

Preferisci libri stampati, audiolibri o e-book? Perché?
Per quanto io ami gli audiolibri la carta non si batte: per il suo sapore antico che su di me sortisce un fascino esagerato, perché è sempre pronta, perché non si scarica mai, perché basta una matita per appuntare qualcosa d’importante.

Cosa ha ispirato l’ambientazione del tuo libro?
L’ambientazione del mio libro è ispirata alla Pisa che ho vissuto negli anni dell’università: è stata una seconda madre che mi ha trasformato nell’uomo che sono oggi. Nel mio romanzo essa è un personaggio alla quale rendo l’onore che merita.

Fai una scaletta di ciò che vuoi scrivere o ti lasci guidare dalla storia?
Sono quel tipo di scrittore che fa una scaletta molto precisa per poi non seguirla: per me è la storia che guida lo scrittore, e non viceversa. Questo è il modo più divertente per scrivere, nonché il più appassionante!