
Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Hemingway, perché è il principale autore della mia formazione giovanile. Simenon (non Maigret), per le sue atmosfere della provincia francese. Pier Vittorio Tondelli, perché il suo Rimini mi ha letteralmente stregato. John Niven per l’irriverenza.
Quando hai letto il tuo primo libro?
A dieci anni: Il Libro della Giungla e contemporaneamente Cuore.
Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Col computer oggi, perché è il mio strumento di lavoro da sempre.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Urbino anni Settanta: vivevo in una sorta di comune studentesca chiamata “la Casa dei Pazzi” per via degli artisti e degli irregolari che l’abitavano. Immaginai la ribellione degli artisti già allora. Poi molti molti anni dopo ho deciso di scriverla.
Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Da una storia anche molto confusa in testa e da almeno un personaggio, che vanno poi entrambi rielaborati e profilati.