
Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Dostoevskij per la prosa e Giovanni Pascoli per la poesia. Il primo per la sua straordinaria capacità di leggere a fondo nell’animo umano, il secondo perché riesce a farci avvertire l’eco del mistero che avvolge le cose.
Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Li uso entrambi, a seconda della situazione e del momento. Per quanto utile sia il computer, non rinuncio certo del tutto alla penna.
Consigliaci un libro da leggere.
I ponti di Madison County di James Waller, un romanzo d’amore, struggente e appassionato, che, impercettibilmente, attraverso le pieghe della scrittura ti entra nel cuore.
Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Generalmente parto dall’inizio e lascio che la penna scorra: da lì sgorga il ruscello che cerco di incanalare, guidato dall’idea di trama che ho in mente.
Biblioteca, libreria fisica, libreria online, mercatini… Dove prendi i libri che leggi?
Ho ereditato una quantità sterminata di libri. Nonostante ciò mi reco ancora in libreria per un’opera che mi è stata suggerita, o di cui si parla, o che è in relazione con qualcosa che ho già letto e che mi ha colpito.