Questionario di Holden: Emilio Napolitano

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
La storia è nata per caso. I personaggi: Don Peppino il portiere, Donna Rosa, il giovane poeta un po’ pazzo e sconclusionato, mi sono venuti a trovare un pomeriggio di inizio autunno, e mi hanno chiesto di raccontare le loro vite, i loro sogni.

Consigliaci un libro da leggere.
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Un capolavoro di saggezza e di grande scrittura.

Puoi esprimere un desiderio. Vorrei saper scrivere come…?
Erri De Luca. La sua scrittura è essenziale, ma mai superficiale. Restituisce a ogni parola il suo valore e il giusto significato. Prosa che si trasforma in poesia.

Cosa ha ispirato l’ambientazione del tuo libro?
Una visita alla costiera amalfitana. Ho pensato a un giorno particolare: l’ultimo giorno dell’anno della fine del millennio. Tutto si svolge in una giornata, e i protagonisti renderanno davvero indimenticabili quelle ore.

Fai una scaletta di ciò che vuoi scrivere o ti lasci guidare dalla storia?
Di solito mi lascio guidare dalla fantasia. Non ho una scaletta, e i personaggi nascono e si caratterizzano man mano che la storia si dipana, fino all’epilogo finale. Inaspettato anche per me.