Questionario di Holden: Anthea Benvenuti

Quando hai letto il tuo primo libro?
Ho letto il mio primo a dieci anni per un compito scolastico, La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. Quella è stata la prima volta che mi sono addormentata con un libro in mano, tanto che non riuscivo a staccarmene.

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Ovviamente la stesura finale del libro la scrivo col computer ma sono una fan della carta e della penna. Anche perché capita che l’ispirazione mi colga all’improvviso e per evitare di dimenticarmi le cose le annoto subito su un notes.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Ho iniziato a scrivere questo libro per puro desiderio. Un giorno ero in libreria davanti a uno scaffale di genere fantasy e all’improvviso ho sentito l’impulso di creare una storia tutta mia. Così tra una fantasia e l’altra il romanzo ha preso vita.

Attualmente stai lavorando a qualche libro?
Sì, ho iniziato la stesura del secondo romanzo di Cronache di ombre e fiamme. Ho moltissime idee su come deve procedere la storia.

Preferisci libri stampati, audiolibri o e-book? Perché?
Gli e-book sono più comodi: quando viaggi sono meno ingombranti e hai un’intera libreria a portata di mano. Ma il suono dello sfogliare delle pagine, la consistenza della carta sulle dita e l’odore dell’inchiostro per me rimangono imbattibili.

Questionario di Holden: Ilarione Loi

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Spesso appunto idee nelle note del telefono, ma capita anche di prendere note riguardo l’uncinetto, così mi sono detto “e se diventasse questo un punto di partenza per una storia?” “Un giro di due maglie basse e un aumento…” e di lì il romanzo.

Consigliaci un libro da leggere e spiegaci perché dovremmo leggerlo.
La donna senza collo e altri racconti di Marco Palone. Una cruda analisi dell’essere umano, per quanto provi a risollevarsi sarà sempre sconfitto, in questo lo sento molto verista eppure con Palone se ne apprezza lo sforzo.

Quando scrivi un libro da dove parti? Titolo, incipit, fine…?
Parto da quello che credo l’incipit ma può capitare, come in questo romanzo, che poi decida di anteporre un prologo. Mi piace inscatolare tutto, matrioska style, qui c’è il Santo Spaghetto che racconta la storia a Elena, Elena a Elia, Elia a me…

Puoi esprimere un desiderio. Vorrei saper scrivere come…?
Margaret Mitchell, la mia è solo un’altra storta storia crudele d’amore come tante. Via col vento ne è il boss, la regina, l’imperatrice di tutte le storte storie crudeli d’amore.

Cosa ha ispirato l’ambientazione del tuo libro?
Treviso è una città incantevole, ci sono stato solo per qualche giorno da turista e mi ha ammaliato, mi sentivo in una fiaba.