Questionario di Holden: Brice Grudina

Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Ho iniziato a scrivere durante gli anni all’università, nella Facoltà di Lingue e Letterature di Cagliari. La passione è nata dopo aver scoperto le poesie, e soprattutto le vite tormentate dei poeti maledetti francesi. Tra tutti, Arthur Rimbaud.

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Dipende dai momenti: durante il giorno scrivo al computer, mentre la notte, quando avverto il bisogno di esprimermi e di lasciarmi andare, preferisco affidare i pensieri alla carta e scrivere a mano.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Ho voluto dedicare un pensiero a tutte le donne: la donna è il perno attorno a cui ruota la vita del poeta. Inoltre, desidero che la poesia diventi uno strumento sociale, capace di offrire aiuto e conforto a chi ne ha bisogno.

Com’è il tuo spazio di scrittura?
Lavorando come docente, sto allestendo a casa un vero e proprio ufficio, uno spazio tutto mio dotato di tutto ciò che serve anche per scrivere. Una stanza silenziosa, isolata e soprattutto comoda.

C’è una tematica ricorrente nelle tue opere? Se sì, quale?
L’amore, in tutte le sue infinite sfumature, e la donna, sua eterna complice.