Questionario di Holden: Anna Paola Sanna

Quali sono i tuoi scrittori/poeti preferiti?
Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Marguerite Yourcenar, Marcel Proust, Virginia Woolf, Mark Twain, Ernest Hemingway, Emily Bronte. Tutti mi hanno fatto comprendere le infinite potenzialità della scrittura.

Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Scarabocchio a matita appunti su un taccuino che porto con me, ma poi scrivo sul computer.

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Sentivo il bisogno di scrivere un libro che desse spazio esclusivamente alla mia immaginazione (senza ricerca storica), e avevo voglia di inventare una trama noir.

Chi sono gli autori che influenzano maggiormente il tuo stile di scrittura?
Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Marguerite Yourcenar e Ernest Hemingway. Per il linguaggio affine al parlato e alle volte mimetico in relazione ai luoghi e alle epoche. Mi piace anche in alcuni di loro il sottile umorismo.

Ricordi il primo libro che ti ha davvero emozionato?
Pinocchio, di Carlo Collodi. Per il bellissimo linguaggio, le straordinarie avventure, la voglia insopprimibile di libertà del protagonista.

“Il cappello scarlatto” di Anna Paola Sanna: lasciatevi catturare dalla storia e dallo stile molto particolare dell’autrice

a cura di thrillerstoriciedintorni.it | Maria Marques

Mai più, mai più io ritornerò quello che ero prima. E non sapeva se essere contento per questo, o mettersi a piangere.

Questa è l’amara constatazione di Roland Duprey che, dopo aver ferito gravemente in un duello il suo migliore amico, è costretto a lasciare Parigi. Alla base del loro dissidio nessuna donna, solo diverse posizioni politiche che li vedono allontanarsi sempre più. Entrambi dapprima ferventi repubblicani, l’amico diverrà poi sostenitore di Napoleone III mentre Roland manterrà fede ai suoi ideali.

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“Il cappello scarlatto” di Anna Paola Sanna: un romanzo sulla storia del nostro paese

a cura di labottegadeilibri.it

“Il capello scarlatto” è un romanzo corale dove troviamo i personaggi storici che furono i protagonisti di quelle giornate fatte di lotta e speranza.
Oltre a Mazzini, l’autrice, ci parla di Mameli, un giovane ragazzo che ha scritto l’inno d’Italia.
La storia è il fulcro del romanzo: infatti, vengono narrati soprattutto gli avvenimenti storici, mentre i due  personaggi nati dalla fantasia dell’autrice Anna Paola Sanna, Roland e Clelia, sono usati come espediente per raccontare gli umori, il coraggio e anche la paura di chi viveva quei giorni.

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