Quando hai letto il tuo primo libro?
Credo che la lettura dei libri abbia accompagnato il mio percorso di crescita. Ho letto con interesse libri di narrativa, scienze, saggistica… tutto dipendeva dal mio bisogno di entrare in un mondo nuovo.
Come scrivi di solito, a mano o col computer?
Al computer, d’abitudine. A mano quando sono ispirata da qualcosa e devo annotarla… il problema è ritradurre in seguito quello che ho scritto perché ho una grafia pessima.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Il bisogno di reagire a qualcosa di imprevisto. Una reazione che è divenuta catarsi, sogno, introspezione, crescita, dolce saudade.
Ha delle abitudini particolari durante la scrittura?
No. Mi siedo davanti al computer e inizio ad elaborare un’idea, un accenno della stessa dapprima ad occhi chiusi, per poi trasferirla sulla tastiera iniziando a creare un mondo nuovo che assumerà fisionomie sempre più definite, pagina dopo pagina.
Scrivi ascoltando musica?
Non sempre, dipende dal mio stato d’animo e dal bisogno di concentrazione. La musica mi aiuta a perfezionare e approfondire pulsioni emotive che vibrano cercando appoggi.