Questionario di Holden: Franca Pellizzari

Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Il desiderio di esplorare l’arricchimento che viene dall’incontro tra diverse generazioni e quello di “contagiare” qualcuno con il mio amore per la vita: un’avventura che merita di essere vissuta con pienezza in ogni fase, anche nei momenti più bui.

Attualmente stai lavorando a qualche libro?
Lavoro alla biografia romanzata di Berthe Morisot, l’impressionista ingiustamente meno nota dei colleghi maschi. Nel 1800 per le donne era difficile conciliare vita familiare e artistica, senza rinunciare alla propria femminilità: lei ci è riuscita!

Puoi esprimere un desiderio. Vorrei saper scrivere come…?
Sceglierei Amos Oz, che si paragonava a un orologiaio: dotato di lente e pinzette, osservava in controluce ogni singola parola, prima di metterla al suo posto con una pinzetta, pronto a spostarla o a sostituirla. Perché le parole hanno un peso!

Preferisci libri stampati, audiolibri o e-book? Perché?
Preferisco i libri stampati: amo il profumo della carta, il fruscio delle pagine girate, il segno lasciato dal segnalibro. Per evitare il crollo dei pavimenti di casa per il troppo peso dei libri, però, ultimamente acquisto anche parecchi e-book.

Biblioteca, libreria fisica, libreria online, mercatini… Dove prendi i libri che leggi?
Quasi esclusivamente in libreria: mi piace curiosare tra gli scaffali (è vero che un libro non si giudica dalla copertina, però alcuni sembrano chiamarmi e raramente mi deludono) e mi fido della mia libraia.