
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
La poesie per me è una forma di catarsi, un modo per esprimere ciò che provo facendo emergere anche ciò che spesso resta sepolto in profondità. Questa silloge è nata quindi dall’esigenza di dare voce a stati d’animo, pensieri, desideri, rimpianti…
Consigliaci un libro da leggere.
Oltre alla scrittura sono appassionata di musica. Spesso leggo biografie o fumetti ispirati ai miei artisti preferiti e romanzi o poesie scritti da loro stessi. Tra questi, consiglio il romanzo di Nick Cave La morte di Bunny Munro.
Scrivi ascoltando musica?
Mi capita spesso di scrivere ascoltando musica. A volte è nata una sorta di connessione emotiva con l’artista che stavo ascoltando, perché attraverso i testi delle canzoni ho ritrovato le mie stesse sensazioni. Infondo anche le canzoni sono poesie.
Hai mai sperimentato il blocco del lettore? Come l’hai superato?
Sì, quando ho iniziato a lavorare (nell’industria farmaceutica, ambito affascinante ma per nulla creativo). L’ho superato durante la pandemia di Covid, periodo in cui ho avuto tempo per riscoprire la mia parte interiore che avevo smesso di ascoltare.
Dovrebbero leggere il tuo libro ascoltando musica… (quale genere/artista/gruppo)?
Questo libro parla d’amore, un amore disperato, bramato, perduto. Sensazioni che riportato ad artisti come Radiohead, The Smiths, Mark Lanegan. Il mio romanzo Il labirinto di Ecate contiene invece una sorta di scaletta musicale celata nella trama.