“Il cappello scarlatto” di Anna Paola Sanna: lasciatevi catturare dalla storia e dallo stile molto particolare dell’autrice

a cura di thrillerstoriciedintorni.it | Maria Marques

Mai più, mai più io ritornerò quello che ero prima. E non sapeva se essere contento per questo, o mettersi a piangere.

Questa è l’amara constatazione di Roland Duprey che, dopo aver ferito gravemente in un duello il suo migliore amico, è costretto a lasciare Parigi. Alla base del loro dissidio nessuna donna, solo diverse posizioni politiche che li vedono allontanarsi sempre più. Entrambi dapprima ferventi repubblicani, l’amico diverrà poi sostenitore di Napoleone III mentre Roland manterrà fede ai suoi ideali.

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“La levatrice” di Moira Berti: storia di una donna, di una famiglia e di un paese

a cura di storiadletturaquotidiana.altervista.org

Uno stile asciutto, asettico per certi versi, quasi chirurgico, è ciò che caratterizza a mio parere questo libro. Parto col parlare proprio dello stile perché è una cosa che mi ha colpito ma a volte devo dire anche disturbato durante la lettura di “La levatrice” che conta poco più di 130 pagine. 

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“Se è maschio si chiama Gino” di Jessica Franchi: un romanzo dallo stile narrativo fresco e spontaneo

a cura di labottegadeilibri.it | Stefania D.

“Se è maschio si chiama Gino” di Jessica Franchi, edito Giovane Holden, è un bellissimo romanzo, che ti coinvolge dalle prime pagine fino alla fine.
Uno stile narrativo moderno, giovane, accattivante e genuino quello dell’autrice.
La storia è un inno alla vita, è un libro solare che regala un gran bel messaggio.
Il lettore non fatica ad affezionarsi ai personaggi, che fuoriescono dalle pagine nitidi e realistici. Ben caratterizzati, ciascuno funzionale allo scopo per cui è stato creato, ben calato nella realtà.

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“Intrigo sull’Olimpo” di Sebastian Ruggiero: una delle più famose e appassionanti leggende legate alla creazione del mondo in chiave moderna

a cura di craltmagazine.it | Martina Pargoli

Intrigo sull’Olimpo” è l’esordio narrativo di Sebastian Ruggiero, uscito in libreria per la Giovane Holden Edizioni. Un romanzo autentico, sulla scia di molti altri successi che oggi, in libreria, reinterpretano i grandi miti e le origini del mondo. “Intrigo sull’Olimpo”, infatti, prende le mosse da una leggenda tanto nota quanto affascinante, quella del mito del ratto di Persefone, ovvero il rapimento dell’unica figlia di Demetra – dea della terra e del raccolto, il quale culto incontra maggiore diffusione soprattutto nei territori della Sicilia e di Eleusi, nell’Attica Occidentale.

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“Intrigo sull’Olimpo” di Sebastian Ruggiero: una lettura necessaria non solo finalizzata al divertimento, ma soprattutto alla riflessione

a cura di oltrelecolonne.it | Martina Pargoli

Da che gli uomini hanno cominciato a raccontarsi storie, la mitologia è certamente una delle forme previlegiate a cui si ricorre per mettere in comunicazione il passato con il presente. “Intrigo sull’Olimpo”, opera prima dell’autore sardo Sebastian Ruggiero, in libreria per Giovane Holden Edizioni, parte dagli stessi intenti: raccontare la contemporaneità reinterpretando la mitologia, a partire da una leggenda nota ai più: il rapimento della figlia di Demetra – dea del raccolto – per mano del più malvagio degli dei, Ade.

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“Il cobra fuma la pipa”: il grido di battaglia della F.E.B. nel romanzo di Marisa Piccioli

a cura di thrillerstoriciedintorni.it | Luigia Amico

La F.E.B., Força Expedicionária Brasileira (Forza di spedizione brasiliana) sbarcò a Napoli il 16 luglio 1944 guidata dal generale João Batista Mascarenhas. Arrivarono in Italia con l’intenzione di liberare il territorio dalla presenza infestante dei nazisti e operarono sull’Appennino tosco-emiliano per tutta la durata dell’inverno del 1944-45. Dette divisioni nacquero da una costola dell’esercito brasiliano ma erano prive di ogni forma basilare di addestramento ed equipaggiamento.

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“Siamo rimaste nude nello specchio” di Emilia Testa: amori che vanno al di là dei canoni precostituiti

a cura di lopinionista.it

È dedicato a “L. e a tutte le donne che hanno il coraggio di cambiare, senza essere infallibili” il nuovo libro della scrittrice napoletana, Emilia Testa. L’opera, dal titolo evocativo, “Siamo rimaste nude allo specchio”, pubblicata dall’editore Giovane Holden Edizioni all’interno della collana “Battitore libero” – con la preziosa postfazione di Viola Conti – intende mettere luce sul ruolo delle donne, filtrando la narrazione attraverso la prospettiva femminile: un punto di vista che, spesse volte, si rivela mediato da preconcetti erronei e dalle contaminazioni di una cultura secolare e fortemente patriarcale.

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“Perché amo solo chi fugge?” di Viola Conti: non solo un romanzo ma anche un manuale di sopravvivenza

a cura di rinascitaoggi.it | Flora Fusarelli

Viola Conti in Perché amo solo chi fugge? – per i tipi di Giovane Holden Edizioni – ci ricorda che «Il dolore è un talento». Lo è. È un talento che, come tutti i talenti, porta con sé un certo carico di responsabilità e di difficoltà.
Celeste è una quarantenne come tante che cerca l’amore. Lo cerca disperatamente nella convinzione, quasi puerile, che esista il famosissimo e solitamente latitante Principe Azzurro.

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