
In realtà le Sacre Scritture non parlano di comete. Soltanto Matteo (II, 1-2) fa cenno a una stella che, sorgendo e innalzandosi fin sopra il luogo dove nacque Gesù, avrebbe indicato così la via ai Magi. C’è chi dice che la coda fu aggiunta a partire dal XII secolo, quando Giotto rimase affascinato dalla cometa di Halley e la dipinse nell’azzurro della cappella degli Scrovegni, proprio sopra il tetto della capanna. In seguito si è provato a identificarla con la stessa Halley, apparsa nel nostro emisfero nell’ottobre del 12 a.C., o con un’altra misteriosa cometa senza nome che le cronache cinesi menzionano intorno al 4 a.C. Ma in fin dei conti, poco importa se il cielo della notte del 24 dicembre anno zero fosse effettivamente più brillante del solito: nessuna delle statuette del vostro presepe si perderà nell’ostinazione di sterili calcoli, la luce che interessa loro si è già fatta uomo.