Intervista a Michele Visconti, autore di “Croce e testa” su Cinquecolonne

a cura di cinquecolonne.it

Roberto Russo è uno sfaccendato giovane playboy che cerca di riprendere il filo della sua vita. Ci sono degli aspetti del carattere del protagonista che sono anche i suoi?

No, non credo. La storia nasce da un racconto che mi fece uno sconosciuto in un bar del porto a Napoli, di notte. Cominciò a raccontarmi dei night e degli alberghi dove era stato. Ogni volta cercava il nome dei night sul telefono per dimostrarmi che i suoi racconti erano veri, gli dicevo che non c’era bisogno, gli credevo. La serata fu goliardica, ero con degli amici e questo tipo ci fece passare una serata divertente. Nei giorni seguenti emersero delle riflessioni e maturai l’idea che fosse possibile scriverci qualcosa.

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“Chiamami papà” di Marco Palagi: un romanzo che lascia vibrare corde vere che risuonano ancora, a lettura conclusa, come un eco…

a cura di close-up.info – Alessandro Izzi

Ha tutto il sapore del cinema indie americano, questo Chiamami papà, romanzo di Marco Palagi edito da Giovane Holden edizioni nel 2020.
Ha il sapore di un cinema piccolo, ma vitale, che affollava (prima del Covid) le vetrine di un Festival come il Sundance di Robert Redford, o come il Tribeca di De Niro e che poi arrivava sui nostri schermi quasi in sordina, per le programmazioni d’essay di chi era alla ricerca di un cinema d’autore senza stravizi o eccessi di intellettualizzazione.
Un cinema multietnico, a dirla tutta, che parla italoamericano, ma che strizza l’occhio, con inesausta nostalgia, alle vecchie commedie romantiche anni ’80 e ’90, discendenti, a loro volta, dalla grande tradizione del cinema di un Lubitsch che ancora ci indica la strada di una perfezione irraggiungibile.

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