“Voce minore, brevi lamenti”

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di Gabriele Ottaviani

Dio mi parla, e io berrò alla sua salute un bicchiere di vino rosso…

Voce minore, brevi lamenti, Lucilla Chiaradia, Giovane Holden. Nella sua terza silloge Lucilla Chiaradia dà prova di raffinata intensità nel cercare il senso della vita e dell’esperienza, con umorismo e ironia, muovendosi agilmente per i meandri di una realtà contraddittoria, caleidoscopica e frammentata, attraverso un linguaggio non privo di inventiva, capace, per il tramite di accostamenti forti e decisi, di squarciare l’ipocrisia del reale e di rivelare il mistero della segreta tenerezza che costituisce sempre il nucleo più profondo del vivere e delle cose, specialmente le più necessarie.

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