
di Gabriele Ottaviani
O2. Ossigeno, Anna Martinenghi, Giovane Holden. Questo nostro tempo ci ha abituato alla sofferenza, al dolore inaspettato e incomprensibile, allo stravolgimento di ogni certezza, alla perdita di punti di riferimento: chi mai del resto solo tre anni fa avrebbe potuto anche semplicemente lontanamente immaginare una pandemia e un’invasione? Ma Anna Martinenghi, poetessa profonda e dalla voce teneramente indomita, ci invita a non lasciarci abbattere, a non cedere il passo alla sconfitta, ad accettare, per quanto possibile, i nostri limiti, a considerare che siamo parte della natura e non i suoi padroni, e che la poesia, come ossigeno, ci dà respiro, vita, forza, salute. Da leggere.