
Tutto ebbe inizio nel quartiere di James Street a Dublino, nei pressi della fabbrica di birra della Guinness. Danny e Mark si conoscono nei primi anni dell’adolescenza. Li unisce la comune ossessione per la musica e in particolare l’amore per la black music americana.
I loro primi passi musicali avvengono ‘dietro le quinte’, realizzando demo per altri artisti, ma quando incontrano il batterista Glen, anche lui di Dublino, la loro storia prende un nuovo corso. E il progetto The Script va in produzione. Tra difficoltà professionali e personali, il trio irlandese si impone all’attenzione dei critici e del grande pubblico. La musica dei The Script può vantare quel tipo di ingegnosi espedienti artistici in grado di stravolgere qualsiasi pregiudizio. Un tipo di soul celtico assolutamente nuovo, che riesce a combinare in modo suggestivo il flusso lirico tipico dell’hip hop con la musicalità del pop, la produzione R’n’B d’avanguardia con genuine dinamiche rock, la costruzione classica della canzone con l’esposizione realistica del nostro tempo. Possiede tutto il sentimento e la passione che ci si potrebbe aspettare di trovare sull’altra costa del mare irlandese, ma risplende di una modernità autentica, universale nei ritmi sincopati. Musica per i piedi, per il cuore e per la testa.

Con l’album di esordio The Script nel 2008 raggiungono i vertici delle classifiche internazionali con ben cinque singoli tra cui il bellissimo Breakeven dal sound patinato, credibile, intenso e facilmente riconoscibile. Una ballata in cui spicca l’influenza di due strumenti: batteria e pianoforte. Il tema è ancora una volta struggente: il solito innamorato che viene abbandonato e ricorda con nostalgia i momenti passati e gli errori commessi.
“C’è un’intera vita in queste canzoni,” svela Mark. “Non vengono scritte in dieci minuti. Ogni brano ha bisogno di cure e nutrimento, è in continua evoluzione. Questo è un viaggio che ci fa attraversare continui cambiamenti. Non sono mai riuscito a percepire ciò che The Script esattamente rappresenti, non penso neppure che dovrei. So solo che mi colpisce nel cuore e, quando suoniamo, sembra colpire anche il cuore di tanta altra gente.”
A ottobre 2010 è uscito il secondo album Science & Faith anticipato dal singolo For the first time, che ricalca lo stile già conosciuto dei The Script: un pop introdotto dal pianoforte e sostenuto da chitarre solide.
For the first time
She’s all layed up in bed with a broken heart
while i’m drinking Jack all alone in my local bar
and we don’t know how
how we got into this mad situation,
only doing things out of frustration
trying to make things work,
but man these times are hard…
Lei è tutta stesa sul letto con il cuore spezzato
mentre io sto bevendo Jack tutto solo nel mio bar
e non sappiamo come
come siamo arrivati a questa situazione assurda,
solo facendo cose a causa della frustrazione
cerchiamo di far funzionare le cose,
ma uomo questa volta è dura…