Sarai mondo se monderai lo mondo!

Vittorio Gassman ne “L’armata Brancaleone”

Dopo il frastuono delle inutili polemiche e quel poco di commosso silenzio che ogni partenza impone, ci piace ricordare una delle opere più brillanti di Mario Monicelli, quella che lui stesso ha dichiarato di amare di più, una metafora universale e dunque capace di rivelarci qualcosa ancora oggi, dopo più di trent’anni dalla sua creazione.
E allora aspettiamo l’arrivo del trotto sgangherato di Brancaleone da Norcia, e del suo manipolo di sbandati in cerca di fama, soldo e donzelle. Ma soprattutto della sua favella singolare, quell’impasto di latino e italiano a reinventarsi un Medioevo allo sbaraglio, ma anche un’altra dimensione, una prospettiva in cui la vita è un congegno imprevedibile e incomunicabile contro il quale sbattiamo di continuo il muso, esseri tragicomici lanciati all’assalto del mondo.

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Tienici per mano piccola Dorrit

di Julia Ormond

Hereafter è una pellicola in cui la macchina da presa del regista sceglie di avventurarsi nell’aldilà, senza mai smarrirsi conducendo lo spettatore in un viaggio che si snoda verso la luce.
Marie Lelay è una giornalista francese sopravvissuta alla morte e allo tsunami. Rientrata a Parigi continua a interrogarsi sulla sua esperienza. Marcus è un fanciullo inglese sopravvissuto al fratello gemello investito da un’auto. Smarrito e ’spaiato’ cerca ostinatamente ma invano di entrare in contatto con Jason, di cui indossa il cappellino e conserva ogni cosa.
George Lonegan è un operaio americano in grado di vedere al di là della vita.
Deciso a ripudiare quel dono maledetto e a conquistarsi un’esistenza finalmente normale, George ’ascolta’ i romanzi di Dickens e frequenta un corso di cucina italiana.
Vicende parallele accostate con delicatezza e decisione insieme, dando a ogni personaggio e al mondo in cui vive il tempo di crescere, acquistare peso, impiantarsi nella nostra immaginazione. Fino a corrodere lentamente lo scetticismo iniziale. Vicende destinate, inevitabilmente, a intrecciarsi. Ma ciò avviene solo a minutaggio avanzato non a caso nella Londra di Dorrit, davanti a Derek Jacoby, il grande attore inglese che registra i romanzi di Dickens.

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