“Quando all’alba saremo vicini”: un libro autentico sulla paura di essere accettati

a cura di Marco Palagi

Che cosa posso dire di Kristin Harmel, tranne il fatto che è proprio una brava scrittrice? È molto raro sentire una tale connessione con un libro, e questo è uno di quei casi.
Il personaggio principale, Kate, non ha vita facile. Soffre molto la tragedia e tristezza della perdita del marito, scomparso dieci anni prima. Come biasimarla. Ma non aspettatevi banali cliché sulla perdita, l’accettazione, e l’andare avanti. Harmel fa un grande lavoro mostrando come la vita disordinata può rivelarsi e come a volte, non importa quanto tempo è passato da una perdita enorme come quella di Kate, non è ancora possibile andare avanti nonostante ci si sforzi e si abbiano accanto persone disposte ad aiutarti. Questa storia è straziante a volte, soprattutto per chi ha perso qualcuno o che si era immaginato una vita diversa da quella che poi ha in realtà.
La parte migliore di questo libro, oltre all’osservare e sostenere virtualmente il viaggio di Kate ad accettare i suoi sogni – come una realtà alternativa di ciò che la sua vita avrebbe potuto essere e come un messaggio dal suo defunto marito – risulta essere quella relativa alla ricerca che Harmel ha sicuramente fatto, scrivendo il libro, per assicurarsi che la sua descrizione del Sistema di affidamento newyorkese fosse autentico. Traspare davvero molta autenticità nelle sue parole, non si è mai vittime di costruzioni noiose o banali, la narrazione scorre fluida e senza orpelli linguistici né tantomeno di scene strappalacrime. Ma ci si commuove ugualmente. Harmel ha fatto un gran lavoro per spiegare i processi dell’adozione, il modo in cui i genitori passano attraverso il loro essere accettati nel sistema, la paura e la voglia di conoscere i ragazzi che hanno bisogno di una casa, e la ricompensa che ne scaturisce nell’aiutarli a sentirsi parte di una nuova famiglia. Complimenti, Harmel si conferma una scrittrice coi fiocchi che non ha niente da invidiare a colleghi più blasonati.