“Adele” di Stefano Ceccanti: una storia di famiglia

a cura di rinascitaoggi.it

Per Giovane Holden Edizioni, Stefano Ceccanti pubblica Adele: il suo primo lavoro narrativo. Un romanzo breve scritto con una penna un po’ acerba che all’autore, giovanissimo e alla sua prima esperienza di pubblicazione, si perdona di sicuro.

Dalla sinossi:

«Adele, la protagonista, e la maggiore delle prozie del giovane scrittore, era malata di epilessia, e fu condannata a una vita di reclusione e solitudine. Secondo i documenti di famiglia, pare che ci fosse anche lei tra le Libere donne di Magliano di Mario Tobino: Stefano Ceccanti ha voluto immaginare una sorte diversa per lei, nel tentativo di averle reso la giustizia che al tempo le fu negata».

Un riscatto, dunque. Un riscatto postumo e “per interposta persona”. Una storia di famiglia nella quale spiccano alcuni temi importanti inseriti nella cornice storica che va dal 1914 al 1949 sotto le bombe della guerra e i fatti politici.

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Intervista a Giacomo Barba, autore di “Non dite a Romeo che Giulietta mi piace”

a cura di informareonline.com | Fabio Russo

Trent’anni fa, tra i banchi di scuola dell’Istituto Francesco Coppola di Pinetamare, condividevo con lui la passione per la scrittura, ma anche per la musica, il cinema, i fumetti. L’arte in genere era il collante che unì la nostra amicizia. Notai subito il talento di una “penna” formidabile. A 14 anni Giacomo Barba maneggiava uno stile narrativo già forbito ed interessante. In lui si fondevano, in un armonioso equilibrio, i temi della letteratura più classica da un lato e un linguaggio spregiudicato ed ironico dall’altro, qualità che possiede ancora. Oggi è un professore di lingue straniere, che con trasporto tramanda ai suoi alunni la cultura del “bello”, ma continua parallelamente il suo percorso di scrittore. “Non dite a Romeo che Giulietta mi piace” (Giovane Holden Edizioni) è il suo terzo romanzo.

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