
di Gabriele Ottaviani
Les jeux sont faits, Primula Galantucci, Giovane Holden. Trent’anni dopo la morte dei genitori, perdita mai elaborata, la protagonista per un caso fortuito ritorna a Campione d’Italia, dove ha vissuto da bambina e dove tutto ruota attorno al gioco d’azzardo, al casinò dove il suo favoloso e mai dimenticato papà ha lavorato a lungo: così, ammaliata dal tepore dei ricordi e della nostalgia, inizia pian piano a lasciarsi andare, raccontandogli tutto quello che le è accaduto da quando lui non c’è più, perché quella che forse è la più aspra delle leggi di natura è proprio quella che fa sì che nulla si fermi anche nel momento in cui per noi si è irrimediabilmente spezzata ogni cosa. Tra delicati rimpianti, tenerezze e sogni, Galantucci dà vita a una commedia umana che emoziona e coinvolge.