
di Gabriele Ottaviani
Testimone! – Epistolario al tempo del Coronavirus, Anna Maria Zanchetta, Giovane Holden. Il tempo sospeso, l’incertezza, la paura, la tensione, l’impressione, lo sconcerto, la destabilizzazione: tutto questo e molto altro ancora è ciò che abbiamo vissuto e che per certi versi ancora stiamo vivendo, anche se la resilienza e la capacità d’adattamento sono forse le più risolutive caratteristiche dell’essere umano da quando l’inimmaginabile e l’impensato sono diventati reali, da quando gli abbracci ci sono stati preclusi, e i sorrisi si sono coperti di mascherine, a difesa da un nemico infido, esiziale, invisibile. Zanchetta dà voce alla fragilità della condizione umana con parole liriche e intense, gravide di senso e memoria, perché è innato nell’uomo il desiderio di far sopravvivere traccia tangibile del suo passaggio nel solido monumento della memoria.