
di Gabriele Ottaviani
Cinque giorni tra Cicerone e un hijab, Damiano Trenchi, Giovane Holden. È l’estate dell’ultimo anno di liceo classico e un gruppo di ragazzi di Milano condivide ancora un momento di spensieratezza in un campus estivo, accompagnati da alcuni dei loro insegnanti. La loro meta è la riviera romagnola, e fra coloro che li accompagnano c’è Edoardo, giovane professore di lettere, sensibile, anticonformista, viscerale, stimato dagli allievi quanto inviso ad alcuni colleghi per certe sue condotte non tradizionali, ma in grado di tagliare le distanze imposte dal ruolo e dal tempo con gli studenti, voce formidabile e perfetta per quel caleidoscopio di sentimenti che anima quei giorni indimenticabili al sapore di mare, fatti di sabbia, musica, scoperte, baci e naturalmente malinconia, la più fedele compagna dell’età acerba. Un incanto.