a cura della redazione di versiliatoday.it
Ritorna alla narrativa Marcella Malfatti con la raccolta “Visioni” (Giovane Holden, 2020). La silloge racchiude tre racconti (La porta sul sogno-Il pesciolino d’argento- La stanza dei nove specchi) il cui filo conduttore è rappresentato dalla visione, come emblema per approcciarsi con la realtà e in qualche modo trasformarlo. È in questo contatto dello sguardo con gli avvenimenti, i luoghi, le persone che il concetto di tempo si trasforma divenendo altro. Le tre storie, molto differenti fra loro, mischiano ricordi con avvenimenti presenti, concretezza del reale con lo stupore dell’immaginifico, il livello onirico con lo sguardo sveglio e vigile. Allora le visioni dei personaggi che si muovono nei tre racconti divengono il riflesso per eccellenza in cui specchiarsi per un viaggio introspettivo tra memorie e desideri. Ci sono oggetti che ricorrono nei racconti di Marcella Malfatti come ad esempio la porta, simbolo di apertura verso mondi consci e inconsci grazie a cui amplificare il senso di reale e conferire significato.
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