“Un gioco di specchi”

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di Gabriele Ottaviani

Un gioco di specchi, Elisabetta Innocenti, Giovane Holden. Raccolta di racconti in cui si narrano vicende alternando i punti di vista dei protagonisti, che tramite le loro differenze compongono ciascuno per la sua parte il caleidoscopio della verità, universale proprio perché fatta di innumerevoli particolari, Un gioco di specchi, con abile stile, indaga, valicando i confini dei generi, la condizione umana in tutti i suoi colori e sapori, tra ripetizioni, agnizioni, e corrispondenze, l’amore, la fedeltà o il tradimento, così come l’accettazione o la ribellione verso le convenzioni sociali. Da leggere.

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“Un gioco di specchi”

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di Gabriele Ottaviani

Un gioco di specchi, Elisabetta Innocenti, Giovane Holden. Raccolta di racconti in cui si narrano vicende alternando i punti di vista dei protagonisti, che tramite le loro differenze compongono ciascuno per la sua parte il caleidoscopio della verità, universale proprio perché fatta di innumerevoli particolari, Un gioco di specchi, con abile stile, indaga, valicando i confini dei generi, la condizione umana in tutti i suoi colori e sapori, tra ripetizioni, agnizioni, e corrispondenze, l’amore, la fedeltà o il tradimento, così come l’accettazione o la ribellione verso le convenzioni sociali. Da leggere.

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“Vertigine grigia”

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di Gabriele Ottaviani

Vertigine grigia, Alfredo Mirandola, Giovane Holden. In una anomala clinica psichiatrica, gestita con metodi all’avanguardia dal professor Romalinda, si intrecciano le vicende di due pazienti, un sessantenne ex scrittore affetto da psicosi e un trentenne che ha l’anima sconquassata da un terribile disturbo da stress post traumatico, a seguito di un incidente di cui si sente responsabile. Incapace di affidarsi ai medici, tormentato da una misterica figura grigia che lo chiama a sé, non risponde ad alcuna terapia tradizionale. Ma… Trascinante.

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“Il passo dell’elica”

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di Gabriele Ottaviani

Il passo dell’elica, Ermanno Gelati, Giovane Holden. Marc Veillard, sposato, ma non in modo particolarmente felice, con Dora, a sua volta ingabbiata nel ruolo di moglie perfetta che si è costruita, segreta passione del migliore amico di Marc, è un appassionato di volo, e nulla gli procura maggior piacere che pilotare il suo Cessna nei cieli dell’Alta Savoia: in questo anomalo triangolo sentimentale tuttavia si innestano anche le vicende di un’altra coppia, e quando un evento drammatico cambia tutto per sempre, ecco che le domande lasciate irrisolte si stagliano con veemenza all’attenzione del lettore, chiamato a mettersi in gioco in questa raffinata commedia umana dai toni gialli che si interroga sul tradimento, sulla perdita e sul perdono nella vita affettiva.

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“Nel modo che conoscono gli spiriti”

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di Gabriele Ottaviani

Nel modo che conoscono gli spiriti, Aurora Moon, Giovane Holden. Quando Joy, curioso e spaesato – del resto, non è che un adolescente, e la sola cosa bella dell’età verde è il suo precoce finire… -, esce nella notte innevata per cercare la sua gatta, non può immaginare di essere sulla soglia di un’avventura pazzesca che lo porterà al cospetto di incubi e visioni, forse: il buio comincia ad animarsi di stranezze, e in cui i suoi ricordi sembrano mescolarsi a quelli di qualcun altro. Che sia anche questo, se non soprattutto questo, il crescere? Da leggere.

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“Il bello non sazia”

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di Gabriele Ottaviani

Il bello non sazia, Ilarione Loi, Giovane Holden. Brillante e divertente, ambientata in un’Italia futura ma non troppo, questa storia corale induce al diletto e alla riflessione: nel tempo molte cose sono cambiate, il paese è tornato a essere una monarchia, l’arte è stata messa al bando, le religioni sono ormai estinte e nella popolazione si nascondono nuove razze mutanti, che si alimentano attraverso cibi assai particolari, come atti di gentilezza, bellezza o paura… Simbolico, distopico, profondissimo.

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