“L’oscurità dell’anima”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Ora concentriamoci su questo omicidio…

L’oscurità dell’anima, Anna Maria Lella, Giovane Holden. La firma è quella del Diavolo di Porta Romana, figura enigmatica e inquietante che riconduce immediatamente il pensiero a una delle pagine più oscure della storia criminale milanese: un nuovo omicida seriale minaccia la quiete della metropoli, sfuggendo, apparentemente inafferrabile, alla caccia delle forze dell’ordine, costrette a inseguirlo sulla scia sanguinolenta delle tracce che lascia, cadaveri di donne orrendamente abusati e mutilati. Ma non è che l’inizio di una storia che si getta con impeto nelle pieghe più tormentate e nei meandri più torbidi delle mille sfaccettature dell’individuo, creatura razionale, polimorfa, indefinibile e sorprendente: avvincente.

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