In estasi: il fascino del rapimento

L’estasi di Santa Teresa di Gianlorenzo Bernini.

Un sovraccarico di stimoli e la mente si perde. O si trova per la prima volta. Difficile descrivere quello che accade durante un’estasi. Anche perché – in quel momento – la realtà esterna, e quindi anche il linguaggio per descriverla, non esiste più. La mente opera in modo diverso, perde i propri confini. La vera estasi è riconoscibile da tre sintomi. Il primo è l’abolizione completa dei sensi: chi la prova è come isolato dal mondo e non ha alcun tipo di esperienza sensoriale. Non ha neppure reazioni riflesse: non reagisce al dolore, né a una luce potente diretta negli occhi, a forti rumori o a sgradevoli stimoli gustativi od olfattivi.
Accanto all’abolizione dei sensi, si può riscontrare anche la presenza di rigidità muscolare, sintomo che portò gli psichiatri dell’Ospedale parigino della Salpetrière, a inserire l’estasi nel catalogo delle isterie. Il terzo sintomo è la coscienza trascendente. Lo stato estatico si avvicina al dharmakaya descritto dai buddisti: il vuoto assoluto che contiene potenzialmente tutte le forme, un senso di fusione con l’Assoluto.

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Di che famiglia sei?

Sbandierata come vessillo contro il tramonto degli ideali, baluardo talvolta scricchiolante ma sempre in grado di darci riparo, checché ne dicano i sociologi lei è sempre lì. La famiglia: solo a nominarla ci si allarga il cuore… anche se spesso, un inconsulto brivido da stress ci scuote al solo sentirla nominare. Per noi può essere una sola persona, una ressa caotica di parenti, persino un amico a quattro zampe: ciò che chiamiamo famiglia è quell’irriducibile voglia e necessità di darsi all’altro, perché da soli contro il mondo non ce la possiamo fare.

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Legami

Il dottor House è un bastardo! Non uno che ci fa, lui c’è per davvero, ci si impegna, è una spina in un fianco, dispotico, cinico, arrogante, maleducato, rifugge i rapporto umani, giudica, pretende, offende… Totò direbbe che è un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedono il bis. È un uomo pieno di difetti nella sua genialità ma, fondamentalmente, è un uomo solo e infelice. Un infarto a un muscolo della gamba destra lo costringe a vivere quotidianamente nel dolore, a drogarsi di medicine per rifuggirlo, a ’inebriarsi’ dei casi clinici per schivarlo. E un uomo solo, per quanto possa essere bastardo, vuole quello che vogliono tutti prima o poi: un legame. E i legami vanno al di là delle definizioni di etero o gay, i legami pretendono una connessione con un altro essere umano, un contatto fisico e viscerale, qualcosa che possa portarci in quel posto chiamato ’casa’ ma che non è fatto di mattoni e cemento, bensì di calore e condivisione.

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Profumo d’amore

“Sto arrivando: non lavarti.”
è tutta qui la celebre lettera che Napoleone scrive alla moglie Giuseppina. Le quattro parole dell’imperatore dicono tutto di quanto desiderio, passione, eccitazione dipendano intimamente da quella parte del cervello, il sistema limbico, il ’cervello delle emozioni’ e il rinencefalo, il ’cervello degli odori’, che abbiamo in comune con alcune forme di vita più antiche che popolano il pianeta: gli uccelli e i rettili.

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