“Paolino” di Maria Grazia Piastri: un racconto di amicizia e rispetto

a cura di insiemeamammaepapa.com

“Paolino” è un racconto per bambini che parla di amicizia e rispetto. L’autrice presenta i testi sia in rima che sotto forma di dialogo, rendendo la lettura piacevole e di facile comprensione soprattutto per i giovani lettori. In realtà il testo è rivolto ad un pubblico più vasto per ricordare, attraverso le vicissitudini del dispettoso protagonista, quanto siano importanti il rispetto per il prossimo – umani e animali – , la condivisione e la fiducia reciproca che stanno alla base delle grandi amicizie.

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“Mar di Roby”

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di Gabriele Ottaviani

Ci sono persone che si arrendono alle difficoltà…

Mar di Roby, Roberto Taormina, Giovane Holden. A metà tra meditazione esistenziale e racconto di chiara impronta autobiografica, ma del resto ogni opera d’arte, e dunque anche ogni prodotto letterario, è intriso di tracce del suo artefice, che rispecchia il suo mondo pure, se non forse soprattutto, quando ne inventa uno lontano, il romanzo di Taormina racconta con accenti lievi e simbolici nonché al tempo stesso particolari e universali, tanto che chiunque abbia contezza ed esperienza del dolore, dello smarrimento, della perdita e del lutto può riconoscervisi immediatamente, della passione di un ragazzo, delle sue origini umili ma amorose, della sua passione per la conoscenza, il mare, il viaggio, la navigazione, delle aspettative frustrate, della malattia, della lotta per sopravvivere, della ricerca del senso ultimo delle cose, dello strenuo impegno per la rinascita: perché ognuno ha il suo…

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“Il demone dei miei peccati”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Come vedi, non mi sono dimenticato che esisti…

Il demone dei miei peccati, Ilarione Loi, Giovane Holden. Achille ha quarant’anni, fa il tatuatore e nel corso di una lunga estate calda giunge per una fiera a Palermo, laddove non conosce nessuno ma grazie alla sua indole non ha difficoltà a farsi nuovi amici e a dare sfogo a quell’innato desiderio proprio degli esseri umani, condividere, comunicare, costruire, gli uni insieme agli altri, una realtà più solida di quella a brandelli che li circonda, un universo nuovo in cui ognuno ritrova nell’altro l’abbraccio dell’accettazione. Intenso, torrenziale, surreale, intrigante.

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“Adele”

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di Gabriele Ottaviani

Finalmente a casa…

Adele, Stefano Ceccanti, Giovane Holden. Basandosi in parte sulla storia della sua famiglia, e soprattutto su quella delle sue sei prozie di Castelmaggiore, piccolo paese in collina vicino a Pisa, l’autore racconta, dando alle stampe un volume eccellente, vivido e appassionante, la vicenda di un manipolo di donne a loro modo originali e dunque mal viste in quanto incarnazioni di tutto ciò che il Ventennio riteneva inopportuno: non erano madri, non erano mogli, non stavano sempre a casa, anzi, lavoravano, erano emancipate e indipendenti. Ma la letteratura non è solo testimonianza, è anche riscatto che passa attraverso l’immaginazione, la fantasia.  Adele, la protagonista, nonché la maggiore delle prozie dello scrittore, era infatti malata di epilessia, e fu condannata a una vita di reclusione e solitudine, tanto che pare che anche lei fosse fra le libere donne di Magliano rese immortali dalla prosa perfetta…

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“Una balena bianca non volerà mai”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Vedi scorrere i campi verdi fino ad arrivare alla grande periferia romana fatta di palazzoni grigi e scrostati, di scritte sui muri e treni arrugginiti…

Una balena bianca non volerà mai, Lorenzo Barbetti, Giovane Holden. Trentenne alla ricerca del suo posto nel mondo che non riesce ad abbandonare l’odiata Perugia, che però al tempo stesso ama, e che sogna, ma non è nemmeno detto forse che in fondo sia così, perché non ha raggiunto un livello di consapevolezza tale da avere fiducia nelle proprie capacità, un futuro da sceneggiatore, che gli consentirebbe di dare, mettendolo nero su bianco, un ordine alla realtà di cui gli sfugge il senso, il protagonista della storia, raccontata con credibilità e verve, si aggira neghittosamente per i giorni della sia esistenza, finché… Da leggere.

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“Il disagio”

Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Hai vissuto in troppi posti diversi e adesso ti sei frammentata?

Il disagio, Alessandro Gobbicchi, Giovane Holden. In questo romanzo corale dal titolo che non avrebbe potuto essere più azzeccato per raccontare la nostra età e i nostri comportamenti, la realtà contemporanea sempre più rabbiosa, invidiosa, complessa, articolata, contraddittoria e precaria viene dipanata in tutta la sua policromia raccontando le variegate interazioni tra diversi personaggi, tutti credibili e ben caratterizzati. Bruno M., voce narrante della storia, nato all’ombra della Mole ma trapiantato a Roma, è uno squattrinato professore a contratto, impegnato nella stesura di un romanzo e in una relazione complicata con una ragazza che ama più di sé l’ambiente, e che cerca pertanto il suo posto nel mondo. Brenno, invece, cresciuto in provincia, difende strenuamente le tradizioni, anche quelle che definiscono la struttura dell’ordine costituito, mentre Silvia, sua moglie, ha conosciuto la Torino degli scioperi…

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